Brief:
Rappresentare un’emozione attraverso un segno grafico, deve essere un simbolo, non deve essere un’illustrazione. Il simbolo non deve essere accompagnato da segni o parole che esprimano l’emozione scelta. Il simbolo deve essere sufficiente a comunicare tutto. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario affrontare diverse fasi di preparazione (che aiutano la realizzazione più completa del progetto), ovvero:
Mind Map (esplorazione e ricerca) Moodboard (associazioni di stili e sensazioni) Manual Sketches (schizzi manuali sul simbolo)
L’emozione da scegliere sarà tra:
Rabbia, paura, speranza, gioia, felicità, invidia, gelosia, rimorso, amore, vergogna.
Mind Map:
MoodBoard:
La rabbia è una reazione, innescata da un evento che proviene da molti input, scatena un evento, buono o cattivo che sia, che coinvolge se stessi e contamina tutto ciò che lo circonda.
La rabbia, come per gli animali, ci rende imprevedibili, fa perdere qualcosa a chi ne è colpito, al punto da cambiarci per poco o per molto tempo rendendoci fragili per certi versi ma forti per altri, capaci di fare cose straordinarie. [uomo che corre]
Tutto questo se dura nel tempo può essere canalizzato, può essere indotto su altri campi, quindi la voglia di osare, di rivolgere questa emozione su un altro, su un nostro obiettivo, su una nostra realizzazione. [elefante]
Tutto questo ci fa venire voglia di progettare, di metterci in gioco, e con la determinazione e la passione tutto può cambiare a nostro piacimento, tutti i muri vengono abbattuti, la grinta insieme alla rabbia cambia dal profondo rendendoci diversi, con una rabbia immensa dentro, con una grande voglia di esprimersi e di incanalare tutto questo nella vita quotidiana, facendoci crescere sempre di più; proprio come accadde in Grecia nel 304 a. C. sull’isola di Rodi. C. sull’isola di Rodi in Grecia, che subì un’invasione da parte di Demetrio, figlio di Alessandro Magno, gli abitanti di Rodi difesero la loro isola dall’invasione di 40.000 uomini e per la vittoria fu eretta una statua colossale del dio Helios. loro protettore.
Nella vita di tutti i giorni abbiamo esempi di questo tipo, basti pensare ad esempio a Niki Lauda, genio della formula 1 che per tutta la sua carriera è stato pieno di avversità e nonostante un evento negativo ha continuato con la sua determinazione e la sua rabbia a gareggiare, oppure per cambiare esempio parliamo di Zombie Boy, che attraverso la sua caratteristica scelta di vita è stato in grado di dimostrare al mondo intero che essere diversi può portare a risultati positivi, e infine, perché non parlare dell’animale che è simbolo di forza, di grinta, di rabbia e della sua potenza, il [rinoceronte]!
Questi casi ci portano a un’unica soluzione, che la rabbia è qualcosa di colossale, qualcosa che se incanalato e strutturato può trasformarci e renderci più grandi, più potenti, pieni di rabbia ma anche magnanimi verso chi ci circonda e protesi verso il cielo, simbolo del progresso interiore ed esteriore (realizzazione).
Il dio Helios (Elio), raffigurato sull’isola di Rodi in Grecia, incarna pienamente un’impronta perenne di ciò che la rabbia può realizzare.
Alcuni schizzi:
Logo finale:
Patterns:
Composizioni:
(questo è un estratto del libro completo)
Abilità: Branding | Data: 15 Febbraio 2017